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~ Capitolo 40

>> giovedì 1 dicembre 2011

Sei al sicuro.



* La casa disillusa


Barty si smaterializzò da quel posto gelido, lasciando senza nessun ripensamento Remus, quell' uomo che aveva cosi odiato, cosi invidiato, si era sacrificato per lei, certo anche lui l’avrebbe fatto senza pensarci due volte, ma probabilmente, sarebbe stato lui a portarla in salvo, non l’avrebbe mai lasciata all’ altro.
Era profondamente colpito, dalla rassegnazione che aveva letto negli occhi del lupomannaro, il suo gesto, la sua domanda “tu la ami?” gli risuonava in testa.
Mentre adagiava Dora sul letto che avevano condiviso molto tempo prima, quando l’aveva portata via la prima volta, quando con lei aveva giocato, quando aveva sfidato Remus, stabilendo chi dei due aveva vinto nel cuore di Tonks. Nella casetta disillusa, dove lei gli aveva leccato il marchionero, diventando sua per sempre.
La ragazza che amava piu di ogni cosa al mondo aveva scelto lui, Barty lo sapeva bene, ma era comunque turbato, da quanto amore provasse ancora per lei Remus. Lei lo aveva lasciato, lui sapeva di loro due, Crouch non aveva dubbi, Lupin era stato fin troppo deciso nel chiedergli la conferma dei suoi sentimenti, per essere solo un sospetto e nonostante questo, non l’aveva ucciso, si era fatto da parte, si era addirittura fidato, di chi gli aveva portato via Dora.
Quelle parole “portala via da questo posto e da Bellatrix” erano suonate come “Lei vuole te, rendila felice e proteggila” era quello che Barty voleva, ma ora tutto questo gli lasciava per un inspiegabile senso di tristezza e di colpa, Remus era rimasto indietro per proteggere lui e Tonks, e forse sarebbe morto per la loro fuga.
Crouch cerco di scacciare questi pensieri, accarezzò Dora, era priva di sensi, ma respirava. Estrasse la bacchetta, li i suoi incantesimi avrebbero funzionato, almeno sperava.
Scaldò Dora con un incantesimo, e fu come se lei riprendesse a respirare dopo l’apnea. Fece un grande e profondo respiro, riempiendo i polmoni di aria, e apri gli occhi.
Tonks si guardò intorno agitata, mentre le sue guance tornavano rosee, e il ghiaccio sciolto le rendeva i capelli bagnati, era così bella.
Barty le sorrise, mentre a fatica lei si tirò su.
-Stai bene?- le domandò guardandola quasi timidamente.
Tonks increspo la fronte, non capiva, aveva un vuoto di memoria.
-credo di si ma cosa ci faccio qui? io…- disse lei toccandosi i capelli bagnai senza capire.
-Non ricordi piccola?.. La Sfera della Vita..?-
-Oh… si…- ora Tonks ricordava bene tutto, vide di nuovo Moody steso a terra senza vita, vide il fiotto di luce verde uscire dalla sua bacchetta colpendo Rodolphus, sentì le grida di Bellatrix, rivide persino Barty che la guardava triste prima di sparite. Poi la discesa, il freddo la stanchezza, restava comunque da capire come fosse finita li con lui.
-Sono svenuta?- chiese alzandosi agitata, - tu te ne sei andato perché ora son qui con te?- domandò voltandosi, mordicchiando le dita della mano.
-Stai calma, sei al sicuro.. sei quasi morta lassù, stavi congelando, e i mangiamorte, noi.. siamo dovuti tornare .- spiegò cautamente , tralasciando Bellatrix, non voleva che sia agitasse troppo.
-Lupin... ho trovato Lupin che ti metteva al sicuro, e quando i mangiamorte stavano arrivando a noi, tu stavi cosi male che lui mi ha chiesto di portarti via ..e io l’ho fatto-
-Remus cosa?- domandò sconcertata, Barty spiegò meglio quello che era successo tra lui e Remus, senza nascondere nulla, se lei fosse scappata per tornare da lui, non l’avrebbe biasimata cosi tanto.
Tonks rimase un po in silenzio, dopo essersi riseduta accanto a lui, fisso il pavimento mentre Crouch la guardava *dì qualcosa amore mio* pensò preoccupato.
Dora lo sorprese, voltandosi cinse le sue braccia attorno al collo del ragazzo e lo baciò.
-ti amo..- gli sussurrò sorridendogli finalmente.
-Non è merito mio Dora..- disse lui, riconoscendo che per quanto lui fosse contento della gratitudine della sua amate, non la meritava.
-E’ anche merito tuo.Hai lasciato i tuoi compagni indietro per me, come farai ora?- domandò l’auror mettendosi i capelli bagnanti dietro le orecchie, ormai si era ripresa, anche se i pensieri che l’avevano resa cosi debole continuavano a frullarle in testa, facendo terribilmente male.
-Inventerò qualcosa, non preoccuparti –rispose lui accarezzandole la testa, e tirandola verso di se per abbracciarla. Nonostante fosse un mangiamorte, sapeva leggere dentro Dora.
-Mi dispiace piccola…-
Sentì Tonks ingoiare, forse non voleva parlarne, ma evitare il discorso non l’avrebbe fatta sentire meglio.
-so come ti senti..- disse ancora per rassicurarla.
-No non lo sai..- rispose flebilmente lei. Barty la stacco dal sua abbraccio per guardarla negli occhi, dovette alzarle il visto, decisa a fissare un punto qualsiasi nella stanza che non fosse lui.
-Invece lo so.. so come ci si sente la prima volta-
-Poi si fa l’abitudine vero?- disse seccata lei, allontanò il suo salvatore e si rialzò . Camminò fino alla finestra, spiò fuori, la casa era disillusa, nessuno l’avrebbe vista.
Barty si sentì ferito, * cosi, credi che nonostante tutto io sia solo un mangiamorte..*
-Vero, hai ragione io non posso sapere, sono solo un mangiamorte no?- disse con rabbia guardando le spalle della ragazza, ma Tonks non rispose, questo voleva dire che era proprio come lui pensava, lo considerava uno che amasse uccider fin dalla prima volta.
-Non sono degno, di pensare a cosa stai passando, non posso arrivare a capire cosa provi, sono cosi lontano da te e dalla perfezione dei tuoi amici semi-umani..loro si che capirebbero..- continuò sarcastico.
Barty stava facendo uscire la sua rabbia e la sua frustrazione, non ce l’aveva con lei, ma solo con se stesso, odiava quello che era, odiava sentirsi giudicato un mostro da lei. Se solo avesse potuto farle veder in che posto lei stava, si sarebbe aperto il petto per mostrarglielo. Lui l’amava davvero, anche se apparteneva a Voldemort.
-Ora cosa centra Remus?- disse lei voltandosi, con quella stessa rabbia dipinta sul volto.
-Io non sono lui Dora, mettitelo in testa. Io non posso capire, l’hai detto tu, quindi va pure da chi puo farlo..- si fece da parte, mostrandole con la mano la direzione per la porta.
Nymphadora, apri la bocca scioccata, perche stavano litigando? Non voleva andare da nessuna parte senza di lui, voleva solo tornare tra le sue braccia e piangere tutte le lacrime che le restavano.
Aveva sbagliato, lui era l’unico a poterla capire. Ma ora Crouch la guardava con cattiveria, come se fosse sua nemica, Dora prese la direzione della porta a grandi passi decisi.
*non mi lasciare andare ti prego* pensò, quando aveva gia una mano sulla maniglia della porta.
Sibilo si allungò tirandola per un polso, la cinse ancora , tirandola verso di se, fu allora che Tonks scoppio in lacrime di nuovo.
-L’ho ucciso… ho ucciso un uomo..- mugugno tra i singhiozzi , ribellandosi a quell' abbraccio in un certo senso.
Presto si trovarono seduti a terra, piu lei piangeva e si dimenava, piu lui la stringeva per calmarla.
-Non era un uomo Tonks, era un assassino. – Le sussurro lui.
-Ma io l’ho ucciso, senza pensarci.. io.. Alastor..- continuava a singhiozzare, ma aveva smesso di dimenarsi a quella realtà.
-Passerà piccola mia, passerà il dolore per chi hai perso, con il tempo ti farà meno forte quello che senti, e accetterai anche quello che hai fatto, tu non sei un assassina, hai fatto solo quello che solo una persona forte come te, avrebbe avuto il coraggio di fare Dora, Rodolphus lo meritava- continuò a dirle mentre le accarezzava il viso asciugandole le lacrime.
-Non siamo noi a giudicare cosa meritano gli altri Barty-
-Hai ragione piccola mia, ma fa parte di questo gioco, e tu lo sai, l’hai sempre saputo, sarebbe potuto accadere…-
Dora annuì, era vero, era stata istruita anche per questo, Moody stesso gli aveva insegnato che in alcuni casi, forse, avrebbe dovuto trovarsi a fare i conti con la sua coscienza, sull utilizzare o meno una maledizione proibita. Ma Tonks non aveva avuto il tempo di pensare, era stata tutto cosi veloce, cosi logico.
Dopo circa un paio d’ore, aveva smesso di piangere, Barty continuava a coccolarla , lei si sentiva protetta, al sicuro, convinta ora che avrebbe superato ogni cosa se lui le fosse stato vicino.
Ma c’era una cosa che Barty non poteva proprio fare, Proteggerla da Bellatrix ora che Voldemort glie l’aveva promessa. Anche se si fosse ribellato ai mangiamorte lei avrebbe comunque avuto Tonks.

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† Ringraziamenti †

Ringrazio la Dimora Oscura, che in un certo senso ha permesso a Sweet Sacrifice di nascere. Ringrazio Dario e Jo che mi hanno motivata a continuare a scrivere nonostante le delusioni e i commenti poco carini.
Ringrazio, tutti quelli che hanno seguito Sweet capitolo per capitolo sul forum lasciando sempre commenti carini. E ringrazio chiunque la leggerà qui lasciandomi il suo giudizio.
E in ultimo ringrazio J.K.Rowling per aver inventato Harry Potter e questi personaggi, se non fosse per lei Sweet Sacrifice non esiterebbe.
E ancora ringrazio Amylee e gli Evanescence per la colonna sonora della Fan Fiction


† La Dimora Oscura †

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