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~ Capitolo 20 -21

>> giovedì 1 dicembre 2011

Ventesima lettera : il processo di Karkaroff


Ho mai smesso di amarla?
Credo che la risposta sia no, e non perche conservo un ricordo di Nymphadora che nn ho voluto modificare, ma semplicemente perche è lei l’altro pezzo di me, lei è la mia anima, e anche se vi sembrerà impossibile quanto a me, è il mio specchio.
Io e Dora, il bianco e il nero, io e Dora tutto quello che nessuno mai capirà.
E cosi quella sera ai tre manici di scopa mi ero nuovamente dichiarato, con la certezza che lei provava lo stesso uscii dal locale. Con la consapevolezza che non potevamo evitarci aspettai di rivederla.
Barty Crouch Jr.


Non passarono molti giorni,il processo di Igor Karkaroff arrivo presto.
Dora e Barty non s’erano piu visti, ognuno di loro pensava intensamente all altro.
Tonks accompagnata da Alastor Moody suo addestratore personale a quel tempo, decise di seguire da vicino e in tutto e per tutto, ogni vicenda che riguardasse i mangiamorte.
Sua Zia Bellatrix Lestrange insieme a suo Zio Rodholpus era no stati catturati e spediti ad Azkaban con delle accuse molto gravi, solo un mese prima, loro come la maggior parte dei mangiamorte.
Ormai le catture, i capi d’accusa e i processi erano all ordine del giorno.

*Tribunale Wizengamot

La stanza era piena di persone. Tonks e Moody si sedettero vicino ad altri componenti dell Ordine della Fenice, un giovanissimo Silente era impegnato nel salutare diverse persone, fece solo un cenno allo strampalato auror che ancora non possedeva l’occhio magico, e alla giovane ragazza, fresca di addestramento, che a Hogwarts gli aveva causato non pochi problemi.
Il processo stava per iniziare, da un momento all altro qualcuno avrebbe portato Karkaroff in aula.
Tonks inevitabilmente cerco Barty tra la folla, lui la stava gia guardando, i loro sguardi si incrociarono non appena Dora lo individuò.
Crouch Jr abbozzo un sorriso e si voltò verso la porta che si stava aprendo, Tonks si sentì arrossire ma anche lei guardò altrove.
Due dissennatori alti incappucciati che tenevano con le loro mani putrefatte le braccia del prigioniero che stava per svenire.
I disennatori spinsero l’uomo sulla sedia per poi uscire dalla sala e chiudere la porta alle loro spalle.
La maggior parte dei presenti rabbrividì, sentendosi tristi e fiacchi
Igor Kerkaroff era scosso dai brividi , sulla sedia dalla quale pendevano lucenti catene color oro, che all’ improvviso strisciarono lungo le braccia e le gambe del prigioniero bloccandolo alla sedia.
Il signor Crouch in piedi presenziava l’assemblea riunita.
-Sei stato portato da Azkaban per deporre davanti al Ministero della Magia. Ci hai lasciato capire di avere informazioni importanti per noi -
Karkaroff si raddrizzo meglio che poteva legato com’ era.
-E’ cosi Signore- disse, e anche il suo tono di voce era molto spaventato.
- Desidero rendermi utile al Ministero, desidero collaborare io..io so che il Ministero sta cercando di.. di isolare gli ultimi sostenitori del Signore Oscuro. Sono disposto a collaborare come posso. - continuò in tono mellifluo.
Intanto tra le panche si diffondeva un mormorio. Alcuni maghi e streghe osservavano Karkaroff con interesse, altri con esplicita diffidenza. Qualcuno gridò – Feccia-.
- Crouch lo lascerà andare- sussurrò piano Moody a Silente
-Ha fatto un patto con lui. Ci ho messo sei mesi a scovarlo, e Crouch lo lascerà andare se otterrà nuovi nomi a sufficienza. Sentiamo quello che ha da dire, dico io, e poi ributtiamolo subito in pasto ai dissennatori-
Silente sbuffo, Tonks seguiva le chiacchiere di Alastor Moody molto seriamente.
-AH, dimenticavo che a te non piacciono i disennatori, vero Albus?- Continuò Moody con un sorriso.
Tonks rise ma l’attenzione tornò sul processo.
- Sostieni di essere in grado di fare qui noni Karkaroff?-riprese Crouch – sentiamoli allora-
-dovete capire… – disse in fretta Karkaroff
- …che colui-che-non-dev-essere-nominato ha sempre agito con estrema segretezza, preferiva che noi non conoscessimo tutti i nomi dei compagni-
- bella mossa cosi non puo denunciarli- bofonchio Moody
- eppure dici di conoscerli- rispose Barty Crouch – Allora sei in grado di fare quei nomi? Accettando la condizione che se la tua testimonianza risultasse rilevante , il Consiglio potrebbe determinare il tuo immediato rilascio, fino a quel monto agli occhi del Ministero rimani un mangiamorte.
-Accetto Signore- rispose quasi in tono supplichevole .
-allora cosa vuoi riferirci- continuò il Signor Crouch che era visibilmente agitato.
Rumori di scartoffie riempirono la stanza, i collaboratori di Crouch erano pronti a mettere agli atti cio che Karkaroff avrebbe detto.
-Ho dei nomi Signore, c’era … Rosier, Evan Rosier -
Indaffarati i collaboratori del Ministero cercarono tra i fogli passandone puoi uno al Signor Crouch
-Elen Rosier è morto- Decretò il capo del Dipartimento di "Applicazione delle Leggi magiche”.
- Non lo sapevo no..- fu la risposta dell imputato , che sotto pressione si dimenava sulla sedia che lo imprigionava.
- se questo è tutto cio che il teste ha da offrire..- Bartemius Crauch comincio a gridare per congedare l’inutile mangiamorte.
-no no.. c’era Rookwood era una spia! – rilanciò Karkaroff mentre gocce di sudore scendano sul viso pallido.
-Augustus Rookwood del dipartimento misteri?- altre carte passarono di mano in mano , un pubblico mormorante e preso continuava a seguire questa conversazione.
-Si , Si ha passato a voi sapete chi informazioni dall interno del Ministero- continuò con una voce sempre piu implorante il mangiamorte.
-Molto bene, il consiglio delibererà, nel frattempo verrai ricondotto ad Azkaban…-
- No aspetti , aspetti, prego altro nome- supplico Igor quasi in lacrime.
-che ne dite di Piton?-
Silente sovrasto gli innumerevoli mormorii e il rimbombante vociare.
-Il consiglio ne è al corrente ho gia deposto sull argomento, Severus Piton era un mangiamorte, ma prima della caduta di Lord Voldemort è diventato una spia per noi,a suo grande rischio, e ora è un mangiamorte quanto me.-
-E’ una bugia.. Severus Piton resta fedele al Signor Oscuro- Grido Igor Karkaroff cercando quasi di alzarsi inutilmente dalla Sedia che lo teneva prigioniero.
Bartemius Crouch riporto all ordine la sala chiedendo “ silenzio” con l’intenzione di congedare di nuovo l’imputato disse:
-A meno che il teste non in possesso di un nome di grande rilievo , l’udienza è conclusa
-oh.. no.. ho sentito parlare di un altro…-
Karkaroff messo alle strette sembrava quasi aver ritrovato l’espressione malvagia che lo contraddistingueva mentre operava per il Signore Oscuro, ridusse gli occhi a due flebili fessure, un ghigno quasi divertito comparve sul suo volto.
Nessuno capiva, un indaffarata Rita Skeeter non perdevo una sola battuta, faceva saettare il suo sguardo da Karkaroff a Crouch cosi come la sua penna magica scriveva sul foglio.
-So per certo che questa persona ha partecipato alla cattura e per mezzo della maledizione cruciatus alla tortura della auror Frenck Paciock e di sua moglie.-
-il nome!- lo incitò Bartemius diverse volte.
il ghigno si allargò, la folla azzittita era in trepida attesa, qualcuno tratteneva il respiro.
-Barty Crouch.....Junior!-
Scoppio un vociare ancora piu forte, Tonks trattenne il fiato e si senti avvampare, le gambe sembravano cedergli ma invece che restare seduta si alzò in piedi.
Guardò il suo amante di molti anni prima guardarsi intono e poi cercare di fuggire.
Alastor Moody prontamente estrasse la bacchetta e cerco di schiantarlo,
Sibilo venne acciuffato dalle guardie che lo portarono al cospetto di suo padre
Tonks aveva le mani sulla bocca e continuava a ripertere
-no…no..no..- non era possibile, il suo Barty era un mangiamorte. Il dolore le prese quasi il respiro, la delusione l’amarezza, ma com’era possibile?
-Toglietemi queste sudice mani di dosso patetici ometti- Barty si ribellava alle guardie con un espressione che Tonks non conosceva, sembrava impazzito, cattivo, dov’era il ragazzo che aveva amato?
-Salve padre!- disse lui con fare divertito davanti al padre inebetito e sconvolto, ma non scomposto.
-Tu non ei mio figlio. Portatelo via!- decretò Crauch senior.
Barty continuava a ribellarsi alla presa dell guardie , e il suo voto ora assomigliava assai a quello che Tonks ricordava, quel ghigno di eterna sfida era solo velato da una cattiveria inaudita.
Mentre venne trascinato, Sibilo passo proprio sotto la panca sulla quale Tonks era stata seduta.
La guadò, il fastidioso Tic che aveva preso in quegli anni sembrava che con la cattura non gli desse tregua, passo la lingua sulle labbra velocemente mentre fissandola venne portato fuori.
Tonks incredula si lascio ricader sulla panca, non riusciva a capire se fosse la realtà.
La sua famiglia era piena di mangiamorte, ma mai nessuna notizia l’aveva sconvolta come quella.
-Tutto bene Tonks?- chiese Alastor non appena la situazione si fu calmata e la vide rannicchiata con le mani sullo stomaco.
Dora annuì ma scappo dalla sala, si sentiva opprimere da quel frastuono, da quelle voci dalle grida e le calunnie che inevitabilmente iniziarono a girare.
Con la tesa che girava nella quale rimbombava la voce di Karkaroff che accusava Barty, Nymphadora corse piu veloce che poteva come quattro anni prima aveva fatto nei corridoi di Hogwarts .
Arrivò Fuori nella piazza dove il Winzengamot maestoso sorgeva, affannata si piego per riprender una respirazione normale.
Il suo Barty era un mangiamorte il suo nemico..uno di quelli che aveva giurato di combattere, Lui aveva torturato Frank e Alice ma come era possibile da dove gli era nata tanta cattiveria e pazzia.
Il suo Barty non esisteva piu.. perche?
Un conato di vomito le prese quasi l’anima, e cercando un posto diverso Tonks si allontanò del tutto per vomitare.
Nonostante anche il suo corpo rifiutasse come poteva quello che aveva visto, Dora non trovava pace a quel tormento.Si accasciò dietro un enorme masso, ancora affannata scosse la testa come se bastasse a rimuovere tutto
Scoppio a piangere con le mani che tremavano sul viso.Come aveva potuto prendersi gioco di lei. Come poteva averle fatto questo, ora che lei avrebbe voluto amarlo ancora.
Sentiva che il senso per ogni cosa scivolava via come le sue lacrime. Era spiazzata, ora cosa avrebbe fatto, avrebbe guardato l’uomo che amava morire dopo la condanna al bacio dei dissennatori?

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Ventunesima lettera : la prigione di Azkaban.


Mi aveva mentito “te lo giuro” mi aveva detto, non riuscivo a capacitarmi di quello che era successo. Lo amavo, forse me ne resi del tutto conto quando le guardie me lo portarono via.
Quando ci guardammo ancora,e in quello sguardo celammo , pensieri e parole inconfessabili. L’ odiavo almeno quanto lo desideravo.
Ora sorrido, perche in fondo ancora una volta, non era comunque cambiato nulla.
Dora Tonks


*Dipartimento Auror.

- Crauch deve essere processato insieme ai Lestrange-
- Sono d’accordo -
- Per quanto mi riguarda quelle bestie non meritano un processo!-
-Vero! Chiedete ai Paciock, se tanta umanità se la meritano!-
Gli auror discutevano sull’ ultima notizia, era passato soltanto un giorno.
Tonks ascoltava cosa il Consiglio decideva, priva di interesse, di entusiasmo. Aveva un aria pallida e malaticcia, qual senso di nausea non le era piu andato via.
La notte l’ aveva passata a piangere e a cercare un motivo per cui Barty avesse fatto quella scelta. Non riuscì a trovare attenuanti valide, che l’aiutassero a giustificarlo.
-Tonks stai bene? Sei pallida forse è meglio che vai a casa – le disse un suo collega guardandola.
-No, sto bene grazie,- si sforzò di rispondere, sorridendo.
Scappare non sarebbe servito a migliorare la situazione. Lei voleva sapere, voleva esserci.
Il Consiglio deliberò tuttavia, che un processo era cio che più si conveniva.
Nel più breve tempo possibile, Barty sarebbe stato processato insieme ai Lestrange, macchiato delle stesse colpe.
Tonks conosceva Alice e Franck, aveva avuto quest’ onore, sapeva che erano diventati pazzi, che non si sarebbero piu ripresi, sapeva, che chi gli aveva inferto questa pena, era una persona che non meritava di vivere.
Sapeva che i Paciock lasciavano un bimbo di poco piu di un anno, che non avrebbe mai avuto la sua mamma e il suo papà.
Ora stringeva i denti per non piangere ricordando i volti dei due auror e qual bambino che piangeva, come se gia capisce quale destino orribile era stato riservato ai suoi genitori, ma ancor piu stringeva i denti e serrava i pungi, perche non poteva credere che Barty era responsabile di un simile massacro.
Quando era diventato feroce , quando aveva preso una strada come quella, e ancora perche aveva mentito anche a lei.
La riunione venne sciolta, Moody accompagnò cortesemente Tonks a casa, preoccupato per il suo stato.
Dora non proferì una parola per la maggior parte del tragitto, poi domandò
- i prigionieri si possono vedere?-
- Dipende Tonks, se sono pericolosi, solo i parenti possono.-
Tonks rimase pensierosa, guardando il sole che calava in fondo della strada che percorreva con il suo addestratore.
-come mai questa storia del figlio di Crauch ti ha colpito piu di quella di tua zia? Lo conoscevi?- domando Moody incerto se azzardare o meno la domanda.
-Si, eravamo compagni di scuola, sono rimasta male perche lavorava al Ministero, almeno mia zia non ha malfatto mistero di quello che in realtà era –Mentì
-capisco, è lui che vuoi andare a trovare?-domandò ancora Malocchio, ma Tonks non rispose, sapeva che Moody non avrebbe capito, e lei non poteva ne sapeva spiegare.
Salutò l’auror arrivata sulla porta di casa, raccomandandosi di non preoccuparsi, lei stava bene.
Qundo entrò in casa però scoppio di nuovo in una crisi di pianto. Ancora i conati tornarono a contorcerle lo stomaco. Chinata su lavandino fissava i suoi occhi rossi pieni di pianto nello specchio.
Detestava anche se stessa, non poteva fare nulla. L’avrebbero condannato, lo sapeva bene. Suo padre l’aveva ripudiato, tant’era il dolore che glia aveva causato. Bartemius Cuore di pietra Crauch, non avrebbe avuto rispetto per una simile vergogna.

*Azkaban.

Tonks rimase chiusa in casa per tre giorni. Pensò a lungo, in alcuni momenti al sua rabbia e il suo dolore, sembravano quasi svanire nella totale indifferenza. Era talmente forte da sopportare che alcuni istanti le sembrava di essere morta, quando guardava il soffitto non sentiva scorrere nessuna emozione, tanto che il dolore l’aveva assuefatta.
Doveva cancellarlo, cancellare i ricordi, essere solo un auror.
Decise che avrebbe cercato di rivederlo, per detestarlo aveva bisogno di una spiegazione che non giungesse in un aula di tribunale, ma solo per lei.

Il carcere di massima sicurezza di Azkaban, si trovava su una scogliera in mezzo al mare, così che nessuno avrebbe potuto evadere.
I dissennatori , bieche creature, senza onore erano le guardie per eccellenza di quel posto. Fluttuavano come angeli dannati fuori dalla mura, pronti strappare la gioia e l’ultimo ricordo bello di una vita intera.
Dora pensò che anche al cospetto di una di quelle creature, non avrebbe sentito nulla, ricordi piacevoli non ne aveva piu, felicità nemmeno, un dissennatori, non avrebbe mai potuto privarla di nulla, ci aveva gia pensato il suo amato mangiamorte.
Arrivò ad Azkaban un giorno in cui la pioggia batteva fortissima e il vento infuriava la tempesta fuori dalle mura.
Esibì la sua documentazione da auror per passare.
-vorrei andare nell’ ala sud – disse a una della guardie
-Mi spiace signorina, ma li ci sono i Mangiamorte, le serve un mandato del Ministero per accedervi –
-Io sono il Ministero, se non mi fai passare…- lesse il nome della guardia sul cartellino – Marc Orion farò il tuo nome al Ministro della Magia, e domani ti troverai a pulire tavoli alla Testa di Porco. - lo intimò decisa e sicura.
Il ragazzo non replicò prese le chiavi e accompagno la ragazza verso l’ala sud.
La prigione di Azkaban era maleodorante, le pareti erano piene di macchie di muffa, a tratti regnava il silenzio, in altri in lontananza si sentivano le grida strazianti dei prigionieri senza senno.
Per raggiunger l’ala sud, dovettero passare tra un corridoio pieno di celle.
Uomini e donne nascosti nell’ oscurità delle loro celle. Chi piangeva come un bambino, chi rideva gelidamente, chi si pisciava addosso perche orami la ragione l’aveva abbandonato.
Tonks camminava senza guardare questi individui. Non era impressionata, ne impaurita, tuttavia copri il naso e la bocca con la sciarpa , l’odore acre di urina, mischiato a chissa che altri odori le stava dando il voltastomaco.
Arrivati all ala Sud, la guardia le chiese chi fosse il condannato che voleva visitare. L’ala sud era un ala di isolamento, riservata ai Mangiamorte, silenziosa, malsana quanto il resto della prigione, buia, ancor piu umida, le si strinse il cuore.
Noi era la prima volta che la visitava, il cugino di sua madre, Sirius Black era detenuto in quel luogo.
- Barty Crauch junior – disse alla Guardia che apri la prima cancellata che l’avrebbe portata da Sibilo.
-Lei resti qui, è una conversazione privata del Ministero , la chiamerò quando ho finito. -
-Mi deve dare la bacchetta però signorina , sono le regole .- fu l’unica replica che la guardia si permise.
Tonks consegno la bacchetta e entrò.
Silenzio.. non un mugugno non un respiro la cella sembrava vuota.
A piccoli lenti passi Dora si avvicinò alle sbarre e vi sbirciò dentro.
Barty era seduto terra appoggiato alla branda, aveva la testa a appoggiata pesantemente alla braccia, tenute su dalla ginocchia piegate.
Sentendo una presenza si voltò. Scatto in piedi, ingoiando visibilmente la saliva.
*no perche sei qui?..* pensò con tristezza. Barty si era augurato che davvero questa volta non l’avrebbe piu rivista.
Credeva che lei lo detestasse, che lo volesse morto piu di suo padre, escludendo che Tonks fosse li proprio per questo, non capiva perche lei fosse andata a trovarlo in quel posto cosi diverso dall’ anima della ragazza.
Tonks si avvicinò, prese le sbarre tra le mani.
-Dimmi perche? – disse con voce tramante per un pianto che sarebbe sicuramente scoppiato.
-Dimmi che non è vero, che è un errore, dimmi che ti hanno incastrato e che non porti il marchio, dimmi che non c’entri coi i Paciock, Barty – disse quasi supplichevole, e la prima lacrima scese sul suo viso.
Crouch andò verso le sbarre anche lui, rimase un passo più indietro.
Guardò Dora, era sempre cosi bella, e vederla piangere era la condanna peggiore che avrebbe ricevuto.
-Mi dispiace Dora..- disse semplicemente , pensando che era stupido, assurdo e inutile.
-Non è vero, non ti dispiace, smettila di dire cazzate una volta tanto – irruppe lei con cattiveria, asciugandosi le lacrime.
-Non so che dire, è la verità mi dispiace..-
-Ti dispiace anche per Frack e alice? O ti dispiace semplicemente di essere stato preso!- continuò lei con tono accusatorio sempre piu premente.
-Mi spiace averti ferita cosi, non te lo meritavi .. – rispose lui facendo un altro passo verso di lei, ignorando le altre motivazioni.
-Ahh ti dispiace, ora si che mi sento meglio, e spiegami Crauch qual’era il tuo piano, fregare la giovane auror e portarla come dono al tuo Signore?- per la prima volta Tonks l’aveva chiamato per cognome ed era acida, cosi dura che Barty quasi non la riconosceva, se non fosse che per le lacrime che comunque scendevano a testimoniare quanto male lui le avesse fatto.
-Non ti avrei mai fatto del male Tonks, mai!.. sono quello che sono, un Mangiamorte, fai bene ad odiarmi, non merito ne pena ne compassione da nessuno tantomeno da te. Ti ho tradita, ma credimi quello che ti ho detto è la verità. - aggiunse Barty semplicemente, anche lui aveva la voce che tremava, avrebbe voluto stringerla e calmarla, ma lui era feccia e lei era pura, non avrebbe dovuto neanche pensare di contaminarla.
Tonks lo guardò, Barty era sincero e lei lo sapeva. Avrebbe preferito vederlo ringhiare come contro suo padre, avrebbe voluto un motivo per odiarlo davvero.
Crauch allungo le braccia per mettere le sue mani su quelle della ragazza attorno alle sbarre, ma Tonks le ritrasse non appena sentì il suo tocco.
-scusami hai ragione ..- disse ancora Barty
Fu li che Tonks crollò, il suo pianto era simile a un grido di rabbia. Lui si sentì morire. Per non vederla cosi avrebbe voluto il bacio dei dissennatoriò, ora.
Attaccandosi ancora alla sbarre con rabbia Tonks gli gridò – Perche?…perche.. perche …- fino a chinare la testa e piangere e basta.
-Non lo so Dora, sono quello che sono, sono questo, un Mangiamorte.. ma ti amo.. ti ho sempre amata .-
Tonks alzò gli occhi, Barty non capì la sua espressione cosa celasse, se rabbia, risentimento o stupore.
- io ti odio .. – gli rispose lei tra le lacrime, fece scivolare le mani giù sulle sbarre e cercò lei quelle di Barty sta volta.
Ancora le loro dita si intrecciarono, Tonks si avvicinò e ancora gli ringhio
-ti odio – Lui le accarezzo il volto asciugandole la lacrima che stava per scendere dal viso, le sfiorò le labbra umide di pianto con le dita, le scostò il ciuffo viola che era sceso sugli occhi azzurri e gonfi della ragazza.
-ti odio ..– disse ancora mentre lo guardava negli occhi, lui le sorrise amaramente, e lei si allungò ancora.
Si baciarono mentre Tonks era ancora scossa per il pianto, lui la strinse come poteva.
- Io ti odio..- continuò a ripetergli mentre si perdeva in quel bacio, ogni volta che ripeteva quella frase,- io ti odio..- lui sembrava stringerla, baciarla, amarla di piu.
-.. ma perche ti amo..- disse Tonks in un sibilo pieno di disperazione e rabbia verso se stessa, infine, cedendo ancora alle lacrime, allungando anche lei le mani dalle sbarre per stringerlo a se piu che poteva.
Non l’avrebbe mai odiato, e quella era solo l’ultima volta che potevano stare insieme.
Quando si separarono, parlarono della condanna imminente che gravava sui Barty, lui sembrava pronto, privo di paura. Questo dava ancor di piu il tormento a Tonks.
Fu lui a rassicurarla “sarebbe andato tutto bene”, gia sarebbe morto, questa era l’unica certezza che Dora avesse. Non poteva accettarlo, come non riusciva a conciliare le due identità della uomo che amava.
-devo andare Barty –disse dopo ore.
Lui annuì, le sorrise – addio amore mio- le disse.
Tonks cercò ancora le sue labbra riprendendo a piangere. Lui gliele le asciugò inutilmente sorridendo ancora.
Asciugandosi il volto prese un profondo respiro, lo guardò, lentamente tolse la sua mano da quella del ragazzo.
Si voltò e andò a chiamare la guardia per uscire.
Barty la seguì con lo sguardo fin dove poteva.
Non aveva paura della morte, lui era gia morto, era inutile pensare a quanto stupido fosse stato, lui era un mangiamorte, l’unica sua pena era quella di aver portato con se nelle tenebre anche lei, Tonks. Ma presto qual peso sarebbe stato cancellato, non appena un dissennatore si sarebbe calato su di lui, la sua Dora sarebbe stata libera di dimenticarlo.

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† Lettori fissi †

† Ringraziamenti †

Ringrazio la Dimora Oscura, che in un certo senso ha permesso a Sweet Sacrifice di nascere. Ringrazio Dario e Jo che mi hanno motivata a continuare a scrivere nonostante le delusioni e i commenti poco carini.
Ringrazio, tutti quelli che hanno seguito Sweet capitolo per capitolo sul forum lasciando sempre commenti carini. E ringrazio chiunque la leggerà qui lasciandomi il suo giudizio.
E in ultimo ringrazio J.K.Rowling per aver inventato Harry Potter e questi personaggi, se non fosse per lei Sweet Sacrifice non esiterebbe.
E ancora ringrazio Amylee e gli Evanescence per la colonna sonora della Fan Fiction


† La Dimora Oscura †

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