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~ Capitolo 8

>> giovedì 1 dicembre 2011

Ottava lettera : in cerca di una punizione

A Sibilo
Mi fa quasi male farmi chiamare di nuovo cosi, ormai solo lei lo fa per prendersi gioco di me. In questo c’e sempre riuscita perfettamente.
Ricordo le sue labbra morbide nello stesso modo in cui oggi le faccio mie.
La sua pelle è sempre stata la cosa piu pura che avessi toccato.
La mia mente era offuscata forse piu di quanto si possa offuscare con dell’ assenzio…ho sempre pensato a lei come un qualcosa che da dipendenza.
E me ne dava..



Passo ancora qualche giorno Sibilo continuava a pensare a che emozioni avesse suscitato nella ragazza, rifiuto , odio o forse aveva cancellato quel piccolo screzio avuto con lei prima di baciarla.
Le labbra della Corvonero dopotutto non avevano esitato a ricambiare, ne era certo, cosi come il suo gemito e il suo respiro quando aveva accarezzo la sua pelle.
Il suo corpo aveva parlato al posto della sua voce. Non c’erano dubbi anche lei lo voleva.

Il problema era come avvicinare la ragazza. Sempre insieme a quei tre,e quelle poche volte che era sola c’erano gli amici di lui.
Un loro secondo incontro sembrava impossibile,ma Sibilo decise di non arrendersi. Stava diventando troppo importante per lui,e non potere ne parlarle,ne sentire la sua voce,ne sentire il suo profumo.
Doveva escogitare assolutamente escogitare qualcosa. Un’idea gli venne in mente.
Era azzardata, ma valeva la pena provare.
Intanto anke La corvonero si perdeva dietro a pensieri e congetture, cos’ era significato quel bacio? Ancora le bruciava sulle labbra ma forse era solo una presa in giro
Nonostante questi pensieri i serpeverde sembravano aver smesso di ridere di lei.
Un pomeriggio però Elf pink dovette attraversare lo stesso corridoio dove il gruppetto della casa Salazar si riuniva
A testa alta senza guardarli passo, ma con la coda della occhio gia in lontananza aveva visto che la in mezzo c’era anke lui.
Un amico gli diede la gomitata e il serpeverde di voltò a guardarla.
Impercettibilmente lei arrossi,distogliendo lo sguardo, un altro ragazzo tuttavia azzardo un risolino sonoro che commentava il passaggio della musa di Sibilo.
Alla vista della ragazza lo stomaco di sibilo fece una capriola. Voleva fermarsi,correre verso di lei e baciarla e stringerla a se. Voleva passare ogni momento con lei,voleva sentire ancora il calore del suo corpo,il suo tocco delicato e dolce,voleva di nuovo guardarla negli occhi.. A qualsiasi costo. Si trattenne perché c’erano i suoi amici,ma avrebbe volentieri sacrificato uno di loro per quella ragazza.
-Se provi a fare di nuovo qualcosa al passaggio di quella ragazza, ti trasformo in un elfo domestico.-
Disse in tono minaccioso Sibilo, guardando male l’amico.
-E perché? Allora c’è qualcosa tra di voi?-
Chiese l’amico curioso, con tono maligno.
-E se anche fosse? Avresti problemi?-
Chiese Sibilo con quel suo ghigno inconfondibile,lasciando gli amici di stucco.
Basta,era ora di agire. Il suo piano prendeva forma in mente, e Sibilo decise di attuarlo quella sera stessa.
-potresti farti mettere di nuovo in punizione con l’elfa no?-
suggerì un terzo amico, dando l’idea che ancora non era definita perfettamente.
-sai che per una volta non hai detto una cazzata?- rispose il serpeverde illuminandosi
Si allontanò deciso che avrebbe meritato un'altra punizione e l’avrebbe invitata a quell appuntamento ” galante” .Se Sibilo conosceva un po quella ragazza sapeva che le cose convenzionali non avrebbero assolutamente suscitato il suo interesse

*Bagno dei prefetti.

Sibilo era entrato di soppiatto nel bagno dei prefetti. Aveva rubato le chiavi ad un compagno del settimo anno,e adesso non rimaneva che finire in punizione.
Iniziò ad aprire l’acqua di tutti i lavandini e della vasca da bagno,otturando tutti gli scarichi con un incantesimo. In poco tempo tutta la stanza si allagò,e l’acqua iniziò ad invadere il corridoio. Fu Mss Purr ad accorgersene, ed in men che non si dica Gazza si presentò in bagno felice come un bambino.
-Tu!Piccolo farabutto!Sei tu la rovina di questa scuola!Aspetta che lo sappia il professor Silente!Non la passerai liscia!-
Disse il custode prendendo Sibilo per un braccio e trascinandolo verso l’ufficio del preside.
Intanto la calca di studenti s’era fatta largo da ogni piano per veder l’acqua fuoriuscita fino nel corridoi. Se c’era una marachella allora L' Elfa era li a vedere.
Sibilo trascinato da Gazza si fece largo tra la folla schiamazzante che rideva o malediva lo studente .
Con il ghigno stampato in volto, passo tra la folla individuando lei che era appena arrivata, gli strizzo l’occhio e continuò a guardarla mentre Gazza lo strattonava per il mantello.
Arrivarono davanti all’ufficio di Silente.
-Scarafaggi a grappolo.-
Disse gazza impaziente. I gargoyles si spostarono, lasciando spazio ad una scalinata che finiva con una porta che conduceva all’ufficio del preside.
Gazza bussò tre volte.
-Avanti.-
Disse una voce calma da dietro la porta. I due entrarono in ufficio e trovarono un Silente ancora perfettamente sveglio ad attenderli.
-So già tutto Signor Gazza,vada pure.-
Gazza si congedò e Sibilo rimase solo con il preside.
-So che è inutile farle la morale. 2 settimane di punizione.
Passerà il tempo a rassettare e pulire tutte le aule dopo le lezioni.-
Continuò il preside esasperato.
-Adesso vada via.-
In silenzio Sibilo uscì dall’ufficio,ghignando per la perfetta riuscita del piano.
La corvonero rimase quasi come ultima studentessa nel corridoio a guardare l’acqua arrestarsi, non capiva perché lo avesse fatto, puro divertimento, ma perche farsi beccare?
la risposta arrivò con il mattino

* sala grande

Un gufo planò sulla tavola della sala grande
-chi ti scrive?- domandò Jhon stupito poiché la ragazza non era solita ricevere molte lettere.
Scartò la lettera e prese a leggere incupita

Ti chiedo un appuntamento sta notte pulirò per te l’aula di divinazione.
ps: l’ideale e che finissi in punizione anche te.
Sibilo



Richiuse la lettera sorridendo, mentre Jhon la guardava interrogativo.
La Corvonero si voltò verso il tavolo di serpeverde, si alzo in piedi prese una pentola piena di purè di patate, andò al tavolo di Grifondoro dove Bill Weasley prefetto della casa mangiava ignaro una coscia di pollo e davanti alla intero tavolo dei professori vuotò intesta al povero ragazzo il contenuto della pentola.
La punizione era assicurata, mentre i quattro tavoli la prendevano per matta individuo il ghigno ammirato e rispose con il suo mentre i professori gridavano allibiti.

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Ringrazio la Dimora Oscura, che in un certo senso ha permesso a Sweet Sacrifice di nascere. Ringrazio Dario e Jo che mi hanno motivata a continuare a scrivere nonostante le delusioni e i commenti poco carini.
Ringrazio, tutti quelli che hanno seguito Sweet capitolo per capitolo sul forum lasciando sempre commenti carini. E ringrazio chiunque la leggerà qui lasciandomi il suo giudizio.
E in ultimo ringrazio J.K.Rowling per aver inventato Harry Potter e questi personaggi, se non fosse per lei Sweet Sacrifice non esiterebbe.
E ancora ringrazio Amylee e gli Evanescence per la colonna sonora della Fan Fiction


† La Dimora Oscura †

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