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~ Capitolo 28

>> giovedì 1 dicembre 2011


Ventottesima lettera : prigioniera


Le mie giornate tornarono abbastanza tranquille. Mi ritrovai inaspettatamente a pensare a Sibilo.
Pensavo alle cose piu belle, distaccando tutto dal fatto che fosse un mangiamorte. Arriva addirittura a fare una cosa bruttissima, paragonare Barty e Remus.
Neanche a me stessa riesco ad ammettere chi ho fatto vincere in questa sfida.
Eppure era cosi, il ricordo di Crouch sopravviveva negli anni, grazie a un destino che giocava ingiustamente con noi, e niente era come Elf Pink e Sibilo, nulla lo sarebbe mai stato.
Il primo amore non si scorda mai? Purtroppo ti resta dentro, è vero.
Mi trovai in alcuni istanti a pensare di rivolerlo. Fu devastante, soprattutto per la mia relazione.
Dora Tonks.



Tonks aveva combattuto egregiamente contro mangiamorte, che si muovevano in coppia da perfetti codardi.
Era diventata cosi abile, da riuscire a controllare persino gli altri tra un incantesimo e l’altro.
Era una sua consuetudine farlo, guardare ripetutamente se Remus stava bene.
Quella vota però si ritrovò a non controllare Lupin, ma dove fosse Crouch, in un certo senso avrebbe voluto affrontarlo lei. Forse per rifarsi della giornata alla Stamberga, o solo per incrociare i suoi occhi.
Successe comunque, per un istante che sembrò durare secoli , i loro occhi che si cercavano, si incrociarono.

-tutto bene Dora sei starna?-
-Si te l’ho già detto Ramus, non starmi sempre addosso per cortesia!-
-Datti una calmata, cos’è ti si è annodata la bacchetta oggi?-
Remus Lupin era un po sconcertato, conosceva Tonks sapeva fosse un tipo imprevedibile e un tantino suscettibile, ma non capitava spesso ai due di litigare, soprattutto se senza motivo.
Dora di fermò al centro del viale del parco, che insieme stavano percorrendo.
-che palle, ci vediamo a casa va!- rispose indispettita, come non mai, superando Remus e procedendo in solitaria . Lupin rimase sconcertato, non aveva fatto nulla per meritarsi un simile trattamento, o era successo qualcosa, o non capiva, nelle migliori delle ipotesi era comunque conveniente lasciare al signorina Black calmarsi.
Tonks camminando si rese conto di essere in torto pieno, ma non tornò indietro doveva sbollire, senza sapere bene per cosa.
Il sole iniziò a calare , era quasi il tramonto. S’era spinta talmente oltre da non sapere dove fosse.
Era sulla cima di una collina, una vecchia casa abbandonata faceva capolino su di essa, immersa tra gli alberi.
Faceva freddo e Dora era mezza nuda, si strinse nella suo golfino, chiudendo i bottoni della camicetta, le gambe scoperte erano congelate nonostante i calzini fino a sopra il ginocchio.
Non poteva essersi persa, Guardò in giro cercando un punto di riferimento, al peggio si sarebbe smaterializzata, non sapeva però se li ci fossero babbani.
La sera sarebbe calata presto doveva muoversi.
Incerta estrasse la bacchetta per creare una passaporta con un sasso che stava poco distante da lei,
chinata per compiere l’incantesimo, sentì un frusciare tra gli alberi.
Di scatto si tirò su,con la bacchetta stretta tra le mani.
Un coniglietto nero spuntò dagli alberi, impaurito corse via piu veloce che poteva, accorgendosi di Dora che teneramente lo fissava.
Tonks trasse un respiro di sollievo, chissà cosa si era immaginata, in mezzo al nulla perché mai ci sarebbero dovuti esser mangiamorte?
Si chinò di nuovo sulla pietra sorridendo, quando sentì chiaramente un altra presenza. Non ebbe il tempo di voltarsi che questi parlò
-che bel panorama!-
Tonks girò solamente la testa, Barty Crouch era dietro di lei, e le stava fissando il sedere. Immediatamente si tirò nuovamente su inviperita, non poteva davvero crederci.Tra tutti, nella foresta desolata di chissà dove lui.
-strisci proprio come i serpenti- gli disse minacciosa.
-Se mi facessi sentire che assassino sarei?- rispose lui divertito, guardando la bacchetta della ragazza, senza estrarre la sua.
-Vedo che ne vai molto fiero.- commentò Tonks,notando quanto fosse diverso da quel giorno ad Azkaban.
-Ehh sai com’è , è lavoro..puoi metterla anche via tanto no la userai.- la provocò
-Sei una carogna, l’altra volta ho fatto un imperdonabile errore,Azkaban ti aspetta.-
Dora tirò su la bacchetta era pronta a dargli battaglia e portarlo in cella personalmente, anche se non riusciva a sostenere il suo sguardo.
-accetto se mi vieni di nuovo a trovare Dora, magari questa volta potresti entrare nella cella, sei un auror di cosi grande successo che non te lo impedirebbero…potremmo divertirci molto di piu stavolta. –
Tonks sentì il cuore martellarle in gola, era sempre il solito irritante ragazzo che aveva conosciuto a Hogwarts, le argomentazioni erano assai piu gravi, ma lei ne era comunque rapita.
Doveva sempre sfidarla, metterla alla prova, farla arrivare al limite, anche se solo mentalmente, smuovendole l’anima.
-non mi fai ridere sai?- Tonks prese posizione, fece un cenno con la testa a Barty di tirare fuori la sua bacchetta. Lui le diede retta
Cercarono di schiantarsi a vicenda, di colpirsi senza ferirsi, lui non tentò di usare neanche una maledizione.
Proprio quando Dora sembrava avere la meglio, scagliando tre incantesimi consecutivi tutti parati dal mangiamorte, all ultimo monto lui riuscì a rispondere .
-crucio- disse finalmente, colpendo Dora, un istante solo, il tempo di farle sentire male poi disse:
- expelliarmus – la bacchetta dell auror volò via, Tonks era stata sopraffatta.
Indietreggio tenendosi la mano dolorante colpita dall incanto. Guardò Barty ancora confusa dalla maledizione, lui ghignava e stava arrivando verso di lei.
La prese per la gola, spingendola indietro contro un albero, la bacchetta era alzata sul volto di Tonks che tremava ora di paura.
-non sono come te, io ti uccido Dora- disse eccitato
Tonks cercò di liberarsi dalla sua presa, le mancava l’aria, guardava la bacchetta e Crouch ripetutamente , presa dal panico.
- sei sempre fottutamente bellissima sia?- gli disse ancora lui
Il respiro di Tonks si fece piu veloce e irregolare, il petto le si gonfiava e sgonfiava, lui la guardò ammirandola, non poteva ucciderla, non poteva neanche lui.
-uccidimi allora- disse con difficoltà a fiato mozzato Dora.
Si guardarono, Barty ammorbidì la presa, le puntò la bacchetta alla altezza della pancia
-incarceramus- la legò all albero restandole vicino, Tonks non capì, forse voleva torturarla prima.
Barty ripose la bacchetta e prese camminare avanti e indietro davanti a lei, guardandola, sembrava indeciso, incerto, il tic prese di nuovo il sopravvento.
-cosa cazzo stai facendo? uccidimi cosi sarai contento- gli gridò Tonks esasperata, le corde stringevano sui suoi polsi , essere in trappola era una cosa bruttissima, la faceva sentire debole, voleva finisse il prima possibile.
Guardò la sua bacchetta distante sul parato, il sole era tramontato.
Barty le si avvicinò di nuovo
-Vuoi che ti uccida?- le gridò in faccia, Tonks aveva un aria fiera non sottomessa, lo guardò gelidamente. La sua espressione diceva”fallo”.
Fissandola ancora Barty, pensò solo a una cosa.
Baciò Tonks, che in preda alla paura, non ricambiò quel gesto. Lui le accarezzo i fianchi, fu un gesto che la rassicurò, cerco i suoi occhi azzurri che erano pieni di lacrime, si avvicinò di nuovo e la baciò nuovamente.
Tonks ricambiò il suo bacio con passione disperata, le lacrime scendevano mentre ogni parte di lei lo cercava, lacrime di nervoso, lacrime per qualcosa che non doveva fare.
Barty le accarezzo le gambe, le sbottono la camicetta, la baciò ancora, e ancora sciogliendole le corde, Tonks si aggrappo a lui con la stessa disperazione e rabbia che aveva prima.
Doveva trattenersi, avrebbero potuto scoprirli. La spinse delicatamente contro l’albero, le accarezzo i capelli, si stacco da lei.
- ciao piccola mia – sorridendole si smaterializzò

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Ringrazio la Dimora Oscura, che in un certo senso ha permesso a Sweet Sacrifice di nascere. Ringrazio Dario e Jo che mi hanno motivata a continuare a scrivere nonostante le delusioni e i commenti poco carini.
Ringrazio, tutti quelli che hanno seguito Sweet capitolo per capitolo sul forum lasciando sempre commenti carini. E ringrazio chiunque la leggerà qui lasciandomi il suo giudizio.
E in ultimo ringrazio J.K.Rowling per aver inventato Harry Potter e questi personaggi, se non fosse per lei Sweet Sacrifice non esiterebbe.
E ancora ringrazio Amylee e gli Evanescence per la colonna sonora della Fan Fiction


† La Dimora Oscura †

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