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~ Capitolo 29

>> giovedì 1 dicembre 2011

Ventinovesima lettera: Di nuovo tua


Mi ero nuovamente fregato.
Ero di nuovo preso da lei, la volevo, pensavo a Tonks ogni minuto, persi interesse per tutto.
Quello che succedeva alla residenza, era come non fosse affar mio. Partecipavo alle missioni, facevo bene il mio lavoro, forse solo sperando di vederla durante una battaglia.
Non era giusto, sebbene sentii il suo corpo desiderarmi, quanto io volevo il suo, sapevo che le stavo facendo un grande torto. Pensai di abbandonare la residenza, allontanarmi per non dare alito a questa storia. Capii che non potevo neanche rinunciarci, erano anni che lo facevo, ero stanco di non poter essere semplicemente Sibilo.
Barty Crouch Jr.


Tonks sulla collinetta di qual bosco rimase da sola, sentiva le sue labbra bruciare.
Si richiuse la camicetta, anche volendo non avrebbe avuto il tempo di fermarlo.
Rimase sola con i suoi pensieri.
Si sentiva male, rassettandosi le vesti scoppio ancora piangere.Lascio scorrere la sua schiena contro il tronco dell albero, scossa dai tremori rimase con le mani sul volto a pensare.
Era tutto sbagliato, aveva fatto un errore imperdonabile, soprattutto verso se stessa, dove erano finiti i sogni che aveva con Remus, era basato Barty a distruggerli?
Dopo anni aveva finalmente costruito qualcosa, per vederlo crollare per cosa? Passione?
Si sentiva dilaniata dentro, Crouch l’aveva battuta in duello perche lei non era lucida come lo sarebbe stata con altri, s’era fatta catturare, l’aveva minacciata, legata avrebbe fatto di lei quello che voleva, e in fine l’aveva resa debole prendendosi l’unica cosa che Dora non doveva dargli.
Si rialzò asciugandosi le lacrime di rabbia, era sconvolta, raccolse la bacchetta e si smaterializzò a casa.

* Grimmauld Place.

Passo qualche giorno, Dora si chiuse nelle sue stanze dicendo di stare male. Non prese nessuna delle pozioni consigliate, vide Remus solo qualche istante di sfuggita.
Tuttavia poteva restare nascosta per sempre.
Una mattina decise di dimenticare ancora una volta quella vicenda, che riguardava il suo Sibilo.
Doveva recitare la parte della ragazza che stava bene, con gli altri e con Remus. E con il tempo avrebbe davvero dimenticato.
Per quanto Tonks ci provasse con tutta la volontà, le tornava sempre in mente il volto di Crouch – io non sono come te ..io ti uccido Dora- e poi qual bacio, la voglia di stare con lui piu forte di qualsiasi altra cosa.
Qualche mattina dopo, erano tutti giù in cucina a Grimmauld Place per la colazione.
Un gufo arrivo alla finestra.
-Tonks credo sia per te- Gli disse Fred Weasley guardando il gufo dalla finestra.
Dora stupita arrossi, e si alzò per fare entrare il gufo e prendere la sua posta.
Lupin la guardava incuriosito. Tonks fece salire il rapace sul suo braccio sinistro, gli accarezzò la testa, era un animale bellissimo. Questo lascio la presa dalla lettera emettendo un pigolio di gratitudine.
Tonks lo lasciò volare verso il posto da cui era arrivato, notando che portava un cerchietto d’oro alla zampa, molto insolito.
Apri la lettera che fuori non lasciava indizi su chi fosse il destinatario.

Vieni a Hogsmeade sta notte, non è una trappola,credimi non ti ho mai mentito.
Ho bisogno di vederti
Sibilo



Il cuore di Tonks si fermò per un istante, per poi scendere nel suo stomaco.
-chi è che ti scrive Dora?-domando Remus che continuava a fissarla
- emhh..o..si..mia madre.. è in vacanza con mio padre, manda i suoi saluti a tutti. - rispose incantando la lettera e distruggendola.
Riprese il suo posto di fianco all uomo che l’amava cosi tanto, Lupin guardò in tralice Sirius, i due probabilmente s’erano scambiati confidenze su di lei e il suo comportamento.
Tonks fece finta di nulla, augurandosi di non ricevere altre domande, mangiò di malavoglia la sua colazione.
Passo l’intera giornata a domandarsi se doveva andare o no all appuntamento.
Se non si fosse presentata forse lui l’avrebbe lasciata stare, avrebbe capito che non aveva senso.
Se fosse andata , forse era davvero una retata, uccidendola o facendola uccidere, sta volta avrebbe potuto dimenticarla davvero. Per qualche strano motivo Tonks si fidava di lui, sentiva che non le avrebbe fatto del male.
Quella notte Tonks fece l’amore con Remus, controvoglia, voleva che lui non sospettasse di nulla.
Lupin dormiva come un bambino tranquillo già da qualche ora, Dora era rimasta a fissare il soffitto sentendosi un sporca traditrice.
All improvviso il suo senso di colpa che si faceva sempre piu spazio dentro di lei, le fece prendere nonostante tutto la scelta sbagliata.
Tonks si tirò su, prese i suoi vestiti appoggiati sulla sedia, e si vestì piu silenziosamente che poteva.
Mentre infilava la giacca Lupin si sveglio
-Dove vai Dora?-
Tonks ebbe un tuffo al cuore, ma prontamente trovò un altra scusa
-sono di pattuglia, dormi tesoro-
Il lupomannaro le diede retta, tornando a dormire immediatamente.
Tonks si diresse a Hogsmeade

*Hogsmeade


-non è vero che non mi hai mai mentito!- disse arrivando alle spalle del mangiamorte ,che quasi aveva perso le speranze.
-Sei arrivata..- le rispose con occhi sognanti- pensavo non venissi.. non ti fidassi-
-Infatti non mi fido, perche dovrei? sei un bugiardo- Tonks aveva le mani che le sudavano e per poco la voce le uscì normale, senza tremori.
-Perche dici questo? Non ti ho mai detto balle..-
-No? E quando mi giurasti di non portare il marchio Barty cos’ era?-
Lui non rispose abbasso la testa, Tonks aveva ragione. In quel monto si rese conto di quanto fosse stupido esser li, lui le avrebbe sempre mentito,perche la bestia che era diventata non poteva essere amata da una ragazza leale e pura come lei.
Dora fissò Barty e ingiustamente si sentì il colpa per come l’aveva trattato. Nonostante questo disse:
-Volevi vedermi per star muto Crouch?-
-No.. non so perche volevo vederti..- in effetti non lo sapeva più.
-Quindi posso andarmene?- domandò l’auror, pregando nel suo profondo che lui non la lasciasse andare.
Barty non rispose. Tonks lo fisso a lungo, c’erano piu sguardi tra loro che parole, perche si comportava come un cretino?
Si voltò per andarsene, lui fece un balzo e la trattenne per un polso. Quando Tonks si sentì toccare, sentì la voglia di girarsi e baciarlo, socchiuse gli occhi per allontanare qual desiderio, e si girò.
Lui le mise le mani sulle braccia, avrebbe voluto stringerla senza troppe parole.
-io..mi dispiace per quello che è successo..io..non dovevo- disse come un idiota.
-Non dovevi cosa?cruciarmi, imprigionarmi, minacciarmi, o volermi?- dalla bocca di Dora uscirono quella parole di risentimento e passione senza che se ne rendesse neanche conto.
-Non lo so, è questo il problema, se devo chiederti scusa per essere diverso da te, e nonostante questo desiderarti sempre, da sempre..-
-Tu non sei diverso da me tu sei un assassino, tu sei senza anima e onore, tu sei infido, sei un poveretto.. Ti ribellavi tanto a tuo padre, scalciavi contro un destino da persona normale che non volevi, e sei diventato un servo, un ombra di uno spettro, ti sei svuotato riempiendoti del dolore altrui, sei un verme sei una bestia..- Tonks era partita a raffica raggelando Barty, lo stava disegnando perfettamente, lui era quello che lei con cosi tanta cattiveria stava dicendo, eppure non si rivedeva in quelle parole ora, in quel monto lui era Sibilo, con lei lui era solo quello.
Mollò la presa dalle braccia di Tonks dopo che lei si divincolò, facendosi avanti verso di lui, Barty indietreggio, guardandola ancora negli occhi mentre lei sputava veleno su di lui
-Tu hai ucciso tuo padre..tua madre si è sacrificata per te, e tu sei rimasto un lurido mangiamorte, hai reso orfano un ragazzo, e chissa a quanti altri hai riservato la stessa sorte, hai preso rubato la felicità stappato la vita, per il gusto di farlo, sei un reietto, sei un bastardo..sei..-
Tonks aveva voglia di prenderlo a pugni, continuò a insultarlo fin quando fu un soffio dal viso di Barty e ringhiandogli in faccia – mi fai schifo..- lo baciò.
Lui la strinse forte a se, lasciandosi trasportare dalla passione, ora sapeva perche voleva vederla.
Lei gli sfilò la giacca, cercando ancora la sua lingua, lui la prese per le spalle staccandola un po la guardò ridendo, trascinandola nella penombra di un vialetto alle loro spalle.
La ammirò ancora, lei aveva un viso stupendo era come se gia stessero facendo l’amore, niente nulla l’avrebbe distolta da qual desiderio.
Tonks si tolse la giacca e si sbottonò la camicetta guardandolo con desiderio, lui era intento a guardare lo spettacolo poco distante,
Dora lo tirò contro di se per la maglietta, sorridendo, le mani di Barty si intrecciarono con quelle della ragazza, si sollevarono fino sopra la testa di lei, poi scivolarono lungo le sue braccia, giu sul seno su i suoi fianchi, le baciò il collo, le sbottono i pantaloni. La girò contro il muro con violenza, abbassando la sua zip, e tirando giù definitivamente quello che Tonks indossava, le accarezzo la schiena scendono giù, poi entrò in lei.
Fu per Dora una liberazione, sentirsi di nuovo una cosa sola con lui. L’unico che riuscisse a farla eccitare cosi tanto, solo guardandola.
Barty era appoggiato contro di lei ne sentiva in respiro affannato, guidandola nei suoi movimenti, prima lenti, perche lei potesse desiderarlo ancora di piu,ogni volta che lui si ritraeva un po, il corpo di Dora lo seguiva per non essere abbandonato.
I movimenti si fecero piu veloci, ritmici come i gemiti della ragazza, Barty le mise una mano sulla bocca, la locanda era ancora aperta, e la porta del retro era poco distante da loro.
Tonks gli lecco le dita, dando al mangiamorte pensieri eccitanti e un piacere crescente, la voleva ancora e ancora, le mise le mani sui fianchi tenendola per il bacino.
Quando uscì dal corpo di Tonks, sembra che lei non ne avesse avuto ancora abbastanza, sospirando ancora, si volto passandosi una mano tra i capelli sorridendo radiosa.
Lo tirò ancora verso di se e lo baciò
L’auror si rivestì, raccolse la sua giacca,continuando a sorridere, Barty si sedette su uno scatola di legno guardandola. Si accese una sigaretta, Tonks lo raggiunse poco dopo.
Entrambi rimasero in silenzio guardando il cielo stellato. Barty le passo la sigaretta.
-grazie..- gli disse
- allora non hai perso la voce, perche prima mi sembrava ne avessi anche troppa Dora –
Tonks sorrise arrossendo lievemente.
-E che non so cosa dirti, è assurdo, alla fine non riesco a starti lontano..-
-gia..- disse lui quando lei gli restituì quasi il mozzicone – non voglio rinunciare a te..-
Tonks sospirò – non possiamo Barty, per quanto io e te insieme siamo qualcosa che non saremo mia con nessun altro, non possiamo -
-troverò il modo di vederti comunque, e tu lo sai che verrai ogni volta che io ti cercherò-
Tonks non rispose , era la verità, se questa volta lui avesse trovato davvero il modo di vederla, lei l’avrebbe seguito.
-Devo andare – gli disse lei scandendo dalla scatola di legno, stava spuntando l’alba, doveva tornare a Grimmauld Place, gli diede un tenero bacio sulla guancia che lasciò Barty insoddisfatto ma divertito e Dora sparì dietro l’angolo sotto il suo sguardo.

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† Ringraziamenti †

Ringrazio la Dimora Oscura, che in un certo senso ha permesso a Sweet Sacrifice di nascere. Ringrazio Dario e Jo che mi hanno motivata a continuare a scrivere nonostante le delusioni e i commenti poco carini.
Ringrazio, tutti quelli che hanno seguito Sweet capitolo per capitolo sul forum lasciando sempre commenti carini. E ringrazio chiunque la leggerà qui lasciandomi il suo giudizio.
E in ultimo ringrazio J.K.Rowling per aver inventato Harry Potter e questi personaggi, se non fosse per lei Sweet Sacrifice non esiterebbe.
E ancora ringrazio Amylee e gli Evanescence per la colonna sonora della Fan Fiction


† La Dimora Oscura †

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